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Cellulari e problemi della bocca: è un rischio possibile?

Argomento quanto mai odierno considerata l'esplosione dello smart working. Ma cosa c'è di reale?

La quotidianità ci ha ampiamente dimostrato come anche i giovani, finanche i giovanissimi, hanno rapporti lunghi e ravvicinati con i nostri amati (e odiati) dispositivi di comunicazione. 

Lo smart working e la didattica a distanza hanno poi aumentato notevolmente il numero di ore che si trascorrono davanti a computer, tablet e cellulare da sommarsi al tempo passato utilizzando il cellulare per comunicare, giocare o navigare su web.

Questo è il motivo per cui riportiamo i risultati di una revisione sistematica della letteratura pubblicata nell'estate 2020 sulla Rivista di Igiene Dentale che potete leggere in maniera integrale cliccando qui.


 

Piccola nota 

Una revisione sistematica della letteratura scientifica non è altro che ciò che rimane dopo aver scelto i miglior articoli inerenti ad un argomento che ci interessa, con particolare attenzione alle fonti, che devono essere altamente referenziate, per individuare, evidenziare e valutare tutte le prove pertinenti a una specifica questione scientifica e trarne delle conclusioni. 


Intanto chiariamo l'obiettivo dello studio:

"indagare sugli effetti derivanti dall’assorbimento a livello del distretto stomatognatico di radiazioni non ionizzanti emesse da telefoni cellulari durante l’utilizzo. A ciò si aggiunge la valutazione dei livelli di nichel salivari in pazienti in trattamento ortodontico fisso ed eventuali variazioni del pH salivare".

 

Quindi cominciamo.

Gli autori (le autrici, in realtà) includono 12 studi a loro volta effettuati su un campione di persone dai 18 anni agli 85 che hanno fatto un uso continuato di un telefono cellulare al giorno per più di 2 ore al giorno.

Intanto sottolineano come i cellulari emettono radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti come molti elettrodomestici, nel range di 800-2.200 MHz. Ciò che cambia è l'esposizione protratta e la vicinanza (spesso contatto diretto) con il corpo umano, motivo per cui durante l’utilizzo si ha l’assorbimento di tali emissioni da parte dei tessuti.

La struttura più vicina alla zona di appoggio del telefono cellulare è la ghiandola parotide, quindi la più sensibile all'aumento di calore indotto dalle radiazioni non ionizzanti.


Ghiandola parotide e saliva

La parotide è la più grande delle ghiandole salivari.

La parotide di destra e di sinistra si trovano nella cosiddetta loggia parotidea e producono circa il 30% di tutta la saliva.

La saliva prodotta dalle ghiandole salivari contiene acqua, elettroliti di varia natura (sodio, potassio, calcio, magnesio..) muco, immunoglobuline A, enzimi , proteine sono alcune delle componenti principali. 4 sono le funzioni principali della saliva: solvente, umettante, antibatterica e digestiva. 


Nelle loro conclusioni , le autrici riportano subito un punto fondamentale, ovvero che non ci sono ancora studi a lungo termine su questo argomento perchè l'aumento nell'utilizzo di dispositivi elettronici come cellulari è stato esponenziale negli ultimi anni, così come esponenziale è stata la diminuzione di età di coloro che li utilizzano.

 

Tutti gli studi considerati concordano che tempi prolungati di utilizzo di cellulari portano a cambiamenti come:

  • variazioni delle concentrazioni proteiche totali della saliva e della capacità antiossidante
  • riduzione del pH nella saliva negli stessi.

                                                                                       QUINDI????

Essendo la saliva la prima linea di difesa da batteri e radicali liberi,  questi cambiamenti significativi possono costituire una causa associata allo sviluppo della carie dentale e parodontite (piorrea) in persone già a rischio!

 

 

Le regole del buon senso

Non sono molte e dovrebbero valere indipendentemente dagli articoli scientifici pubblicati.

  • allontanare il più possibile il cellulare dal volto usando auricolari o vivavoce
  • evitare l’esposizione prolungata a dispositivi soprattutto nei bambini, adolescenti, donne in gravidanza
  • evitare di effettuare chiamate con segnale basso e batteria scarica, poiché il telefono cellulare genera una maggiore quantità radiazioni
  • controllare che nella dieta ci sia un apporto corretto alimenti ad azione antiossidante come vitamina C, E, verdure e probiotici
  • al momento dell'acquisto di un cellulare controllare il loro valore SAR ( Specific Absorption Rate - la misura della percentuale di energia elettromagnetica assorbita teoricamente dal corpo umano quando questo viene esposto all'azione di un campo elettromagnetico a radiofrequenza ) e scegliere il più basso.

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