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Salute orale in gravidanza

La gravidanza è un periodo di aspettativa ricco di gioia che però si accompagna a tante ansie soprattutto in merito alla salute del bambino.

Come operatori sanitari (e come mamme) ben sappiamo che in gravidanza si va incontro a profondi cambiamenti fisici e psicologici.

L'aumento della medicalizzazione della gravidanza , ovvero l'aumento dei controlli e degli esami che si fanno durante i 9 mesi, ha reso molte mamme più recettive nei confronti di ciò che si può fare per migliorare la salute del nascituro.

 

Nonostante questo si stima che il 65 % di donne durante la gravidanza non faccia nè cure nè controlli e un 52% di queste riferisce di avere avuto un problema dentale che non è stato affrontato.
Ma perchè avviene questo?

  • Paura delle cure e dei farmaci utilizzati
  • priorità ad altre prestazioni
  • mancanza di informazioni adeguate (anche date dagli specialisti del settore)

sono tra le principali motivazioni.

 

Le più recenti linee guida hanno però stabilito una stretta correlazione tra infezioni del cavo orale e problemi non rari come la nascita pretermine, un basso peso del piccolo alla nascita e la pre eclampsia, o gestosi.

I problemi infettivi in bocca nelle donne in gravidanza sono favoriti o aggravati - se già presenti - dai grandi cambiamenti ormonali che favoriscono le infiammazioni, i sanguinamenti e i gonfiori gengivali, tutte situazioni che portano a trascurare ulteriormente l’igiene orale per paura di peggioramenti.


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Quali sono i consigli del dentista?

  • Visita odontoiatrica a inizio gravidanza o quando la si programma
  • Seduta di igiene professionale tra la 14 e 20 settimana
  • Programma di fluoroprofilassi
  • Valutare il rischio del  fumo e dell'erosione dello smalto da reflusso acido
  • Curare le carie per ridurre il rischio di trasmissione verticale dei batteri cariogenial piccolo attraverso la saliva materna

Un capitolo a parte merita l'allattamento al seno che va assolutamente promosso per i benefici che porta sia alla mamma che al bambino.

 

Ma come dentisti la domandina ce la poniamo: esiste un collegamento tra un allattamento prolungato e la carie precoce nei bambini?

È indubbio che l’allattamento aiuta lo sviluppo di quelle difese locali che controllano lo sviluppo di batteri cariogeni ma quando si superano i 12 mesi di allattamento questi vantaggi vengono a perdersi e il rischio di insorgenza di carie precoce nel bambino aumenta molto.

Se si decide di allattare oltre il 12° mese ci saranno quindi delle ulteriori accortezze da avere:


In particolare queste accortezze valgono quando si protrae l’allattamento notturno a richiesta.
Si è visto infatti che oltre l’anno di età i bambini che hanno dormito nel letto con la mamma e hanno potuto godere dell’allattamento al seno a richiesta hanno un rischio di carie precoce molto più alto.

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